“Un problema di salute genera sempre risvolti psicologici. Nel caso del Coronavirus si tratta di una minaccia epidemica e quindi in molte persone scattano reazioni che vanno al di là del fisiologico timore e diventano angosce o panico vero e proprio.”
“Farsi prendere dal contagio collettivo del panico ci porta a ignorare i dati oggettivi e la nostra capacità di giudizio può affievolirsi. Quindi, pur di fare qualcosa, spesso si finisce per fare delle cose sbagliate e a ignorare azioni protettive semplici, apparentemente banali ma molto efficaci.”
Queste le parole di David Lazzari, Presidente del Consiglio Nazionale Ordine Psicologi (CNOP).
La figura mostra nella parte superiore i pericoli così come presentati dall’opinione pubblica, che spesso può suscitare panico e ansie sproporzionate, generando di conseguenza più paura di quanta se ne dovrebbe avere.
Nella parte inferiore della figura sono invece riportati i pericoli reali, ma a cui siamo abituati e che non provocano più così tante paure.
La sproporzione tra i cerchi sopra e sotto la linea mostra la differenza tra paure soggettive (sopra) e pericoli oggettivi (sotto).
Lazzari conclude con un appello alla popolazione: non vi vergognate di chiedere aiuto
“Non è debole chi chiede aiuto per aumentare le proprie risorse e quelle dei suoi cari.”
Per far fronte a questa emergenza psicologica, il CNOP ha messo a punto un Vademecum disponibile per tutti i cittadini.
Scarica il Vademecum del Consiglio Nazionale Ordine Psicologi sul Coronavirus:
Fonte: Gli Psicologi sul Coronavirus – Consiglio Nazionale Ordine Psicologi (CNOP)